sabato 14 settembre 2013

Le regionarie segrete del Movimento 5 Stelle di Basilicata

Le regionarie segrete del Movimento 5 Stelle di Basilicata

Si fa un bel parlare di democrazia dal basso, di nuova era dominata dal web, e poi di tante altre cose che presuppongono una reale e totale dedizione al “bene comune” perseguita attraverso nuove forme di comunicazione e collegamento tra cittadini. Già, il collegamento attraverso il web, notizie che viaggiano alla velocità della luce e a costo zero.
Ebbene, quanti sanno che domenica 15 settembre, all'Hotel Veteris in Vietri di Potenza si terranno le “REGIONARIE” per scegliere i candidati del Movimento 5 Stelle alle elezioni del Consiglio Regionale della Basilicata?
Pochi, pochissimi! Ancor meno. Forse solo il cittadino senatore ed il cittadino deputato, conoscono i nomi dei candidati a queste “regionarie”.
Si può andare a votare chi sarà candidato a rappresentare i cittadini ed il Movimento senza avere il tempo di farsi un'idea di chi si presenta e con quali proposte?
Chi ha deciso data e luogo? A chi lo ha comunicato?
Sul sito: www.basilicata5stelle.it è inaccessibile la pagina del forum, come usava la Pravda delle migliori tradizioni. Dove siamo capitati?
Si vota a partire dalle 12.30, occorre portare: 1) la stampa della pagina web del profilo d'iscrizione (dopo aver effettuato il login, andare su “modifica profilo”) da cui risulti che l'identità è stata verificata e su cui sono riportati i dati anagrafici; 2) un documento di riconoscimento in corso di validità; 3) il certificato elettorale (non sarebbe indispensabile ma alcune “voci” lo consigliano.
Io ci sarò, nella speranza di incontrare qualche faccia conosciuta e porre qualche domanda per decidere con un minimo di cognizione chi sostenere per questa corsa alle regionali di Basilicata che, certamente, non inizia col piede giusto. Ritengo che, come me, dovrebbero fare quanti hanno in animo di determinare un vento nuovo in Lucania: prima i candidati venivano “decisi” nelle segreterie dei partiti, adesso li scelgono due persone e li vestono di suffragio popolare con 200 voti espressi in luoghi remoti e segreti? Quanti sono gli iscritti a Vietri, quanti a Potenza e quanti a Matera? Perché non si vota dove ci sono più iscritti? Perché non si vota attraverso internet?
Si parla di novità (e non dico altro) ma sembra ci si muova come se ci fossero tanti club privé da ammantare di democrazia con quattro, sette o dieci “voti”. Così non si va da nessuna parte.
 
Il cittadino senatore Vito Petrocelli e la cittadina deputata Mirella Liuzzi, sono pregati di far sentire una flebile voce sul tema.

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